Descrizione
- Introduzione
La biblioteca comunale di Campegine “Imerio Cantoni” è una biblioteca di pubblica lettura il cui obiettivo è il soddisfacimento dei bisogni educativi e culturali della comunità locale.
I servizi di biblioteca vengono offerti presso il Centro culturale del paese. Un luogo non solo di lettura, ma contemporaneamente di informazione, di educazione, di socializzazione, di crescita personale.
In generale la biblioteca comunale di Campegine si ispira al Manifesto UNESCO sulle biblioteche pubbliche ed alla dichiarazione sulle biblioteche e sulle libertà intellettuali dell’IFLA
- Storia
La Biblioteca Popolare Circolante “Francesco Crispi” di Campegine fu istitutita nel 1867, come si desume dal “Dizionario statistico geografico delle biblioteche italiane di Luigi Perotti, Cremona, Unione Tipografica Diocesana, 1907”, nel quale, tra l’altro si riporta un censimento delle biblioteche effettuato nel 1901, ove si legge: Campegine-abitanti 3768-patrimonio della biblioteca 250 volumi, 45 opuscoli sciolti, 205 opuscoli rilegati in volume. Per oltre un secolo, la Biblioteca Comunale di Campegine è stata dislocata nell’antico Municipio. Se la sua nascita è da ascriversi ai programmi di alfabetizzazione e di propulsione delle idee fondanti del nascente Regno D’Italia, l’esame dell’esiguo, ma importante fondo librario, risalente al periodo fine Ottocento metà Novecento, ne testimonia il percorso storico-bibliografico. Un cammino inizialmente segnato dagli impulsi di un periodo risorgimentale ormai al tramonto e dalla moralistica degli scrittori del Regno e, successivamente dalle ideologie che hanno attraversato il Novecento, la cui azione ha sempre teso ad un rigoroso controllo dei materiali librari e documentari della biblioteca. Un viaggio affascinante che passa anche attraverso l’esperienza di una biblioteca clandestina antifascista che vide protagonisti, tra gli altri, Didimo Ferrari e Aldo Cervi. In questa sede ci limiteremo, tuttavia, a tracciare in sintesi lo sviluppo dei servizi di biblioteca dal 1980 ad oggi, proponendo una memoria che in sostanza segna le tappe della costruzione dell’attuale servizio bibliotecario a Campegine.
1980 – L’Amministrazione Comunale assume per la prima volta una figura nell’area scolastico-culturale, cui affida tra l’altro il servizio di biblioteca, fin qui svolto da personale volontario o con retribuzione puramente onoraria, quando non si sono registrati periodi di inattività, a volte prolungati nel tempo.
1983 – Il 28 febbraio la Biblioteca comunale abbandona definitivamente la sistemazione provvisoria in Municipio per trasferirsi nella nuova sede ristrutturata in via Curiel, 3. Si tratta di una palazzina autonoma su due piani di 140 mq, il cui piano terra è adibito a biblioteca ed il primo piano ad attività corsistiche ( corsi di musica e di inglese). In questo stesso anno la regione Emilia-Romagna esercitando per la prima volta le funzioni in materia di biblioteche ed archivi storici, come previsto dalla normativa statale, emana la L.R. 27/12/1983 n. 42.
1986 – Nell’ambito dell’attività di documentazione sulle fonti locali, si attiva l’archivio fotografico, alimentato da una costante ricerca sul territorio e da una rassegna fotografica tematica pubblica ad invito, che si svolgerà per cinque anni (1986/1990). L’attività documentaria a carattere fotografico sarà il presupposto per realizzare: nel 1993 un’ importante ricerca su oratori, cappelle, maestà del territorio, nel 2004 il recupero di materiale fotografico e documentario per l’organizzazione del repertorio dei Caduti di tutte le Guerre, e nel 2005 il volume “ Campegine attraverso le cartoline d’epoca”.
1988 – Nell’ambito del Sistema Bibliotecario Provinciale da poco costituito, la Biblioteca comunale di Campegine provvede ad avviare le procedure per la formazione del catalogo generale. Si procede ad una selezione del materiale librario, costituendo un fondo separato per le opere appartenenti all’antica Biblioteca Popolare Circolante e provenienti dalle sezioni di Caprara del Club Giovani Cooperatori e del Partito Comunista Italiano.
1989 – Nel mese di luglio si inizia a trattare il patrimonio librario, 4296 volumi in tutto, costruendo i cataloghi cartacei per autore e soggetto, secondo il metodo della classificazione decimale Dewey e la descrizione bibliografica ISBD. Si eseguono ex novo le operazioni di inventario, catalogazione, schedatura, bollatura, cartellinatura e segnatura. Il lavoro svolto sotto la direzione dell’operatore culturale sig. Giovanni Cagnolati, con la consulenza di Centro Studi e Ricerche di Modena, l’ausilio dell’obiettore Alessandro Tamagnini e dell’impiegata straordinaria Carla Guatteri, si conclude il 30 marzo 1990.
1992 – Nell’ambito del Sistema Bibliotecario , la Provincia istituisce il Centro di Catalogazione, di cui tuttora si serve la Biblioteca Comunale per catalogare i propri beni documentari. Nel corso dell’anno si sperimentano per la prima volta, con un’iniziativa presso la Scuola Comunale dell’infanzia, le attività di promozione della lettura, che ancora oggi rappresentano un’iniziativa fondamentale nell’ambito d’azione delle biblioteche di pubblica lettura.
1993 – La Biblioteca Comunale, con un’iniziativa di letture animate, programmate ad inizio maggio apre lo spazio lettura 0-6 anni, con libri ed arredi adatti ai bambini in età prescolare. Il progetto, destinato a diventare un punto di riferimento per l’attività della Biblioteca è realizzato con il contributo economico della Regione Emilia-Romagna.
1994 – Si provvede ad integrare l’arredamento per la sezione ragazzi ed a localizzarla al primo piano in continuità con la sezione 0-6 anni inaugurata l’anno precedente.
1996 – Riccardo Bertani dona alla Biblioteca il proprio fondo librario-documentario. Dopo il sopralluogo della Soprintendenza di Bologna, la direzione dei lavori inventariali e biblioteconomici sono affidati all’operatore culturale Sig. Giovanni Cagnolati, con la consulenza del Centro Studi e Ricerche di Modena. I 2.297 pezzi del fondo Bertani sono inseriti nel catalogo informatico provinciale, attivo da qualche anno. Contemporaneamente si provvede al risanamento ed all’arredamento dei locali destinati ad accogliere il fondo presso l’abitazione medesima del Bertani. Il lavoro, eseguito presso la Biblioteca Comunale, inizia il 6 maggio 1996 e si conclude il 31 dicembre 1997.
1997 – Nel mese di maggio iniziano le operazioni di verifica e ricomposizione del catalogo informatico su programma denominato BIBLIO, comune a tutte le biblioteche della Provincia. La direzione dei lavori è affidata all’operatore culturale Giovanni Cagnolati che si avvale della collaborazione dei Sig. Mitri Ficarelli, incaricato ad hoc dall’Amministrazione Comunale. Il 30 gennaio 1998, l’informatizzazione del patrimonio librario esistente, 7.000 volumi, è completata. Tutti i volumi sono dotati di banda magnetica ed i lettori possono usufruire della nuova tessera magnetica, valida per tutte le biblioteche della provincia.
1998 – La Biblioteca Comunale, nell’ambito del Sistema Bibliotecario Provinciale, con l’attivazione di Internet, attiva il prestito interbibliotecario.
2002 – Il 29 gennaio 2002 la Biblioteca Comunale, dopo due mesi di lavoro preparatorio, è definitivamente trasferita nella nuova sede, presso le ex Scuole Elementari del capoluogo, ora Centro Culturale “Imerio Cantoni”. Si provvede ad acquistare ex novo gran parte degli arredi, integrandoli con quelli esistenti della sezione ragazzi.
2003 – Nel mese di dicembre si provvede all’installazione ed all’operatività del nuovo programma ZETESIS in uso per le biblioteche appartenenti al Sistema Bibliotecario Provinciale.
2004 – In primavera sono definitivamente organizzati tutti gli spazi ed i materiali della Biblioteca nella nuova sede. L’Amministrazione Comunale assume un operatore part-time dedicato al servizio.
2006 – Si realizza l’archivio videodocumentario, riorganizzando e recuperando diversi filmati relativi a fonti locali. Si individua presso la medesima sede un locale da destinare a magazzino, per la conservazione di opere desuete ma pur sempre significative.
2011 – La biblioteca, insieme a tutte quelle appartenenti al Sistema Bibliotecario Provinciale, mette a disposizione dell’utenza MEDIALIBRARYONLINE piattaforma di prestito digitale.
Attraverso MLOL l’utente potrà ad esempio (da casa o in biblioteca):
- prendere a prestito e-book dei principali editori italiani
- consultare banche dati ed enciclopedie;
- leggere le versioni edicola dei quotidiani o di altri periodici;
- ascoltare e scaricare audio musicali;
- visionare video in streaming;
- ascoltare e scaricare audiolibri;
- assistere in live-casting ad eventi organizzati dalle biblioteche o rivederne le registrazioni;
- consultare manoscritti e testi antichi in formato immagine;
- leggere libri digitalizzati attraverso tipologie diverse di e-book reader
Il patrimonio librario al luglio 2011 ammonta a 14540 documenti, compresi i 2.315 pezzi del fondo Riccardo Bertani.
2012 - La Biblioteca mette a disposizione dell’utenza una postazione PC per l’accesso ad internet all’interno dei propri spazi.
Il servizio è GRATUITO e disponibile durante gli orari di apertura della biblioteca.
- Futuro
Per il futuro pensiamo di offrire alla comunità una biblioteca ancora più funzionale e con un patrimonio maggiormente aggiornato, puntando al soddisfacimento dei bisogni dei bambini, dei giovani e degli adulti.
E’ per questo motivo che fin da ora cerchiamo di svecchiare il patrimonio esistente e di acquisire delle pubblicazioni mirate impegnandoci per offrire mensilmente novità librarie ai nostri utenti, grandi o piccini che siano.
Non solo quantità ma anche qualità: dalle raccolte documentarie ai servizi offerti, dalle proposte culturali agli spazi e agli arredi.
Modalità di accesso
Per informazioni contattare il numero di telefono indicato.
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Ultimo aggiornamento: 02-04-2024, 12:54